Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Il parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è un parco nazionale italiano istituito nel 1991. L’area naturale protetta di circa 36 000 ettari, interamente compresa nella provincia di Salerno, è stata successivamente estesa fino a portare la sua superficie a 181 048 ettari, corrispondendo oggi alla parte meridionale della provincia, compresa tra la piana del Sele a nord, la Basilicata a est e a sud e il mar Tirreno ad ovest.
Comprende, in tutto o in parte, i territori di 8 Comunità montane e 80 Comuni.
Dal 1998 è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula).
Dal 1997 è Riserva della biosfera e dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco.
IL TERRITORIO
Il profilo orografico è ovunque marcato, spesso aspro. Poche e povere in estensione sono le zone pianeggianti, per lo più in corrispondenza dei fiumi principali, l’Alento sulla costa e il Tanagro nel Vallo di Diano. Altri fiumi del Parco hanno carattere torrentizio e corso nervoso, come il Mingardo, il Bussento e lo stesso Calore, affluente nel Sele a Nord del Parco, che ne ospita solo il tormentato corso superiore (Gole del Calore).
Le cime più importanti sono: Cervati (1898 m), Alburni (1742 m), Gelbison, detto Sacro Monte (1705 m), Motola (1700 m), Monte Centaurino (1433 m), Cocuzzo (1411 m), Bulgheria (1224 m).
La costa è bassa e sabbiosa dal Sele ad Agropoli, e poi sul litorale tra Casal Velino ed Ascea; altrove, è alta e rocciosa,spesso crivellata di meravigliose grotte e insenature.